Il 26 marzo 2022, circa 500 colleghi provenienti da tutta la Lombardia si sono ritrovati in piazza Duca d’Aosta a Milano per dire:
SI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- alla figura centrale del Medico di Famiglia come professionista pubblico con un ruolo fondamentale nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura del paziente.
NO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
- alla burocrazia che porta via molto tempo alle visite;
- alla campagna denigratoria di parte della stampa e persino del vicepresidente regionale e assessore al Welfare Letizia Moratti, che dichiara un nostro impegno lavorativo di solo poche ore alla settimana.
La manifestazione intendeva inoltre porre l’attenzione sul fatto che:
- entro 5 anni il 40% dei cittadini rischia di essere senza medico di fiducia, e sarà pertanto costretto a ricorrere a prestazioni private pagando di tasca propria;
- Regione Lombardia ha approvato una riforma che si occuperà solo di edificare sul territorio strutture ambulatoriali, senza pensare a risolvere il vero problema della sanità che è la carenza di medici, promuovendo di fatto la privatizzazione del SSN.
La manifestazione è stata assai composta e pacifica. Sono stati applauditi gli interventi dei molti colleghi e di alcuni rappresentanti di altre figure sanitarie. Per la prima volta centinaia di Medici di Medicina Generale hanno alzato la testa per ribadire il ruolo cruciale del Medico di Famiglia come guida per i pazienti e per opporsi a logiche denigratorie e derive privatistiche del SSN.