Art. 1 – Denominazione e simbolo
È costituita l’Associazione denominata “Libera Associazione Medicina Generale – Coccarde Gialle Lombardia”, con il seguente simbolo: nella forma di un capitello di colonna greca dorica, di colore bianco, che riporta al di sopra il testo “Libera Associazione Medicina Generale – L.A.M.G.” e al di sotto il testo “coccarde gialle Lombardia”, con inserimento tra la parola gialle e Lombardia di una coccarda di colore giallo.
Art. 2 – Durata
L’Associazione ha durata di 30 (trenta) anni dalla data di costituzione.
Art. 3 – Oggetto, principi ispiratori ed inquadramento giuridico
L’Associazione opera con qualifica non riconosciuta, non iscritta al Terzo settore; non ha fini di lucro neppure indiretto; si propone di svolgere attività culturale e di utilità sociale a favore degli associati e di terzi nel pieno rispetto della libertà e dignità degli stessi. L’Associazione è apolitica e asindacale; ispira la propria azione ai principi della Costituzione della Repubblica Italiana, in una logica di legalità e trasparenza amministrativa, di efficiente gestione delle risorse collettive, di fattiva solidarietà sociale e di promozione dei valori culturali riconosciuti dalla assemblea.
L’Associazione si ispira ai seguenti principi.
Atto fondativo della nostra Associazione è stata la manifestazione pubblica avvenuta nella mattinata del 26 marzo 2022 a Milano, nella quale abbiamo voluto affermare la volontà di sostenere tutti insieme il valore della Medicina Generale e la difesa del Sistema Sanitario Nazionale.
La sfida scaturita da quella giornata ci ha portato ad elaborare un manifesto per promuovere la Medicina Generale, e alla volontà di costituire una Associazione che realizzi gli obiettivi che abbiamo individuato e condiviso nell’esperienza portata avanti finora di aggregazione e informazione tra noi e con i Medici di Famiglia che abbiamo incontrato tra quelli operanti sul territorio lombardo.
Intendiamo così fare un passo deciso e positivo per aprire un dialogo pragmatico tra chi esercita la professione, chi la rappresenta e i decisori. Non vogliamo riscrivere leggi, norme e decreti già approvati per la riforma del Territorio, ma osservare e valutare la loro applicazione ed essere presenti nel dibattito sulla loro esecuzione. Abbiamo a cuore soprattutto superare il formalismo con cui viene considerato il ruolo del Medico di Medicina Generale. Non ci si può fermare alla rabbia per l’assurdità e le contraddizioni della situazione: dobbiamo superare gli interessi corporativi, i pregiudizi, i veti.
Vogliamo dialogare in modo indipendente e libero sul nostro futuro, assumendoci la responsabilità e il sacrificio necessari a ricostruire e riaffermare la buona pratica clinica del Medico di Famiglia.
E’ un fatto nuovo questa presenza di tanti Medici di Famiglia che vogliono essere la voce della propria categoria, una voce che vuole unirsi in un nuovo soggetto associativo ben riconoscibile. Una voce libera, apolitica e asindacale, in cui chiunque può riconoscersi nelle sue istanze. Un soggetto di Medici di Medicina Generale che vuole contribuire a consolidare il valore della nostra professione e introdurre cambiamenti che fermino la deriva che la sta snaturando.
Secondo la nostra esperienza la relazione di cura non si esaurisce nella disponibilità di prestazioni sanitarie. La spesa per la salute impone coscienza che la prestazione sanitaria farà il bene della persona solo se il suo percorso si concluderà con una valutazione clinica completa ed unitaria. Il giudizio clinico va espresso nel giusto rapporto con la persona a cui è rivolta la prestazione, cioè in una valutazione che riesce ad unificare l’aspetto fisico e quello della relazione. Senza questa unità non c’è né cura né fiducia nell’essere curati. Questa è la vocazione clinica del Medico di Medicina Generale. Un diffuso pregiudizio da tempo non dà più il giusto peso e il giusto merito ai medici che danno fattiva testimonianza di questa capacità clinica.
Costituendo questa Associazione i Soci Fondatori vogliono costruire insieme a tutti i colleghi che si riconoscono in essa, in unità con i Pediatri di Libera Scelta e ai Medici di Continuità Assistenziale che vorranno aderire, un luogo rappresentativo di una nuova volontà dei Medici di Medicina Generale intesa a far riconoscere e rispettare la nostra figura professionale da tutte le istituzioni sanitarie e un riferimento per tutti i medici di famiglia che vogliono esercitare con passione la loro professione.
A tal fine l’Associazione opera per:
- difendere e diffondere i principi deontologici della professione medica e delle professioni sanitarie, impegnandosi a trasmettere ai propri soci i fondamenti etici di umanità e solidarietà e quelli civili di sussidiarietà, nella tutela della salute individuale e collettiva;
- affermare e promuovere il valore della Medicina Generale e il suo ruolo all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, che si riassumono in questi principi: la Medicina Generale è una disciplina dotata di un proprio corpo di conoscenze; è un nucleo fondativo ed indispensabile porta di accesso al SSN; è il luogo capillare di prossimità alla persona in cui essa viene curata secondo principi di globalità, equità, continuità ed integrazione;
- promuovere il riconoscimento della Medicina Generale come fondamentale anello del percorso di cura integrato ospedale/territorio;
- affermare il ruolo del Medico di Medicina Generale come primo attore dell’attività clinica, per il cui svolgimento deve essere messo in grado di poter fare diagnosi, terapia, cura, assistenza e follow up in rapporto con gli specialisti e con le strutture Ospedaliere;
- difendere la Medicina Generale dai tentativi, più o meno palesi, di privatizzazione della Sanità che privilegi una visione della sanità ove prevale la logica di mercato della compravendita di prestazioni sanitarie a scapito di un sistema sanitario pubblico equo e attento alla appropriatezza delle prestazioni suggerite ed erogate;
- essere interlocutrice fra le Istituzioni del territorio, in ambito socio-sanitario, anche rendendosi promotrice di progettualità finalizzate al miglioramento dei servizi offerti ai cittadini;
- favorire occasioni di incontro e collaborazioni specifiche in ciascun territorio che contribuiscano a rendere più vicina ai reali bisogni dei cittadini la promulgazione di leggi e norme stabilite dagli organi preposti al governo della sanità;
- sostenere l’applicazione delle conoscenze mediche e il rapporto di relazione con i pazienti, concepiti nella loro unicità di malati, promuovendo la salute attraverso un uso appropriato e ragionato delle nuove tecnologie applicate alla medicina;
- riportare la professione medica nell’ambito delle “humanities”, sottraendola all’esasperazione del tecnicismo attuale che corrompe alla base la relazione medico-paziente;
- essere un punto di riferimento stabile e personale di mutuo aiuto tra colleghi nell’affronto delle problematiche della pratica clinica e per la condivisione di giudizi sulla situazione della professione in senso più generale;
- realizzare progetti di ricerca per la valutazione delle performance cliniche in Medicina Generale che contribuiscano al suo rilancio nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale e progettare iniziative di governo clinico centrate sull’applicazione di percorsi diagnostico terapeutici ed assistenziali;
- creare collaborazioni professionali con tutti gli attori della Sanità territoriale, in un’ottica di gestione multidisciplinare ed integrata dei bisogni primari del paziente, con particolare attenzione agli assistiti con maggior fragilità clinica e disagio sociale.
- ribadire i principi della Medicina Generale secondo la definizione WONCA del 2002. Questi principi internazionali affermano che il Medico Generalista:
- è il punto di primo contatto medico all’interno del sistema sanitario;
- fa un uso efficiente delle risorse sanitarie attraverso il coordinamento dell’assistenza, la collaborazione con gli altri professionisti nel contesto delle cure primarie;
- sviluppa un approccio centrato sulla persona;
- si rapporta nel tempo con il paziente raccogliendo una storia in evoluzione che è di per sé terapeutica;
- è responsabile della continuità assistenziale longitudinale secondo le esigenze del paziente;
- esercita una specifica disciplina medica e usa propri processi clinici decisionali;
- gestisce l’insorgere sia di problemi di salute acuti che cronici dei singoli pazienti;
- gestisce la malattia come si presenta secondo la realtà quotidiana, non dipendente dalla sua presentazione iniziale e dal suo sviluppo;
- promuove la salute e il benessere attraverso un intervento appropriato ed efficace;
- ha una specifica responsabilità nell’ambito della gestione sanitaria della collettività;
- si occupa dei problemi di salute nelle loro dimensioni fisiche, psicologiche, sociali, culturali ed esistenziali. [Da: WONCA Definition EURACT short version 2002]
Art. 4 – Sede
L’Associazione ha sede in via Carlo Marochetti 9A 20139 Milano, presso lo Studio Medico del Dr. Maurizio Laffranchi. Il Consiglio Direttivo con sua deliberazione può trasferire la sede senza che tale variazione costituisca modifica statutaria.
Art. 5 – Patrimonio
Il patrimonio è formato: a) dai versamenti dei Soci Fondatori b) dalle quote sociali ed eventuali contributi volontari degli associati che potranno essere richiesti in relazione alle necessità dell’Associazione c) dai contributi di Enti ed altre persone fisiche e giuridiche; d) da eventuali donazioni, erogazioni e lasciti; e) da eventuali entrate derivanti da attività istituzionali o direttamente connesse.
Art. 6 – Soci
Possono aderire all’Associazione:
- Medici di Medicina Generale operanti secondo il vigente ACN di categoria,
- Medici pensionati che hanno svolto attività di Medicina Generale,
- Pediatri di Libera Scelta,
- Laureati in Medicina iscritti ad una Scuola di formazione di Medicina generale,
- Medici di Continuità Assistenziale,
- Medici operanti all’estero secondo professioni mediche assimilabili al General Pratictioner della WONCA,
che ne condividano le finalità istituzionali e gli scopi associativi senza alcuna discriminazione di genere, lingua, nazionalità e religione. I Soci dell’Associazione si distinguono in:
1) SOCI FONDATORI – Sono soci Fondatori coloro che hanno sottoscritto l’atto costitutivo dell’Associazione;
2) SOCI ORDINARI.
Sono Soci Ordinari i medici ammessi a seguito di espressa domanda e successiva accettazione da parte del Consiglio Direttivo. La qualità di Socio Fondatore e Socio Ordinario attribuisce i diritti indicati dal presente Statuto, in particolare il diritto di partecipare all’Assemblea con diritto di voto, e comporta l’impegno a partecipare alle attività dell’Associazione e di contribuirvi con una quota sociale annuale. I Soci hanno tutti gli stessi diritti, possono partecipare alle iniziative dell’Associazione, intervenire alle Assemblee ordinarie e straordinarie e possono essere eletti alle cariche associative e negli organi previsti dal presente Statuto. I Soci hanno l’obbligo di rispettare le norme del presente Statuto.
Non possono far parte del Consiglio Direttivo dell’associazione:
- Soci che ricoprono incarichi direttivi in Sindacati rappresentativi della categoria dei MMG;
- Soci che ricoprono incarichi direttivi in Partiti politici.
I soci fondatori della Associazione (in ordine alfabetico) sono:
Avato Serafina
Bertuletti Paola
Chiappini Francesco
Cintolesi Viviana Andrea
Fasani Mara
Frangi Marco
Gariboldi Anna Maria
Laffranchi Maurizio
Lugli Cristian
Mangiagalli Andrea Carlo
Marchioni Marika
Marrali Fabrizio
Marsala Valerio
Mastropietro Tullia
Mattina Renato
Mazzetti Laura
Milesi Angela
Riva Davide
Terzi Diana
Timpano Manuela
Vezzoni Luca Maria
Zamboni Silvia
Zanella Nucera Alessandra
Art. 7 – Quota Sociale
I Soci Fondatori ed i Soci Ordinari sono obbligati al versamento della quota annuale nella misura stabilita all’atto di costituzione e successivamente deliberata dal Consiglio Direttivo. Ove in regola con tale versamento, partecipano con pieno diritto e con voto deliberativo all’Assemblea.
Art. 8 – Decadenza dei soci
I soci cessano di appartenere all’Associazione per: 1) recesso, 2) esclusione. Il recesso si verifica quando il socio presenti formale dichiarazione di dimissioni al Consiglio Direttivo; l’esclusione è disposta dal Consiglio Direttivo quando il socio sia incorso in inadempienze degli obblighi derivanti dal presente statuto o dai regolamenti, quando non ottemperi alle deliberazioni degli organi sociali, o quando siano intervenuti gravi motivi che rendano impossibile la prosecuzione del rapporto sociale o facciano ritenere il comportamento del socio incompatibile con le finalità dell’Associazione. L’esclusione viene disposta dal Consiglio Direttivo, sentito il socio interessato ed il Collegio dei Garanti. Il socio, che nonostante il sollecito del Tesoriere, risulti moroso da più di 3 mesi nel pagamento della quota annuale, decade.
Art. 9 – Organi dell’Associazione
Sono organi dell’Associazione:
1) L’Assemblea dei soci;
2) Il Consiglio Direttivo;
3) il Presidente dell’Associazione;
4) il Vicepresidente o i Vicepresidenti;
5) il Tesoriere;
6) Eventualmente il Collegio dei Revisori dei Conti (in caso di deliberazione del Consiglio Direttivo di Trasformazione della posizione giuridica della Associazione);
7) Eventualmente il Collegio dei Garanti (in caso di deliberazione del Consiglio Direttivo di Trasformazione della posizione giuridica della Associazione).
Art. 10 – Assemblea
L’Assemblea è la riunione in forma collegiale dei soci ed è il primo organo deliberativo dell’Associazione. È convocata in sessioni ordinarie e straordinarie e ad essa sono demandate le decisioni concernenti le attività necessarie per il conseguimento delle finalità sociali. L’assemblea può essere realizzata in presenza fisica dei soci, in modalità telematica o in modalità mista (presenza e telematica); in ogni caso deve essere verificata e verbalizzata la partecipazione dei soci e delle loro deleghe; parimenti deve avvenire per l’espletamento e delle votazioni espresse sia in presenza che in via telematica.
Art. 11 – Compiti dell’Assemblea
L’Assemblea riunita in via ordinaria: approva il rendiconto economico e finanziario ed eventualmente il bilancio preventivo; delibera sugli indirizzi e sulle direttive generali dell’Associazione; delibera in merito all’approvazione dei regolamenti sociali e su tutti gli argomenti attinenti alla vita e dai rapporti della stessa che siano legittimamente sottoposti al suo esame; individuandone preventivamente il numero, nomina il Consiglio Direttivo; in caso di deliberazione del Consiglio Direttivo di Trasformazione della posizione giuridica della Associazione, eventualmente nomina il Collegio dei Garanti e die Revisori dei Conti. L’Assemblea è convocata in via straordinaria: per approvare le eventuali modifiche dello statuto; per deliberare lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del Patrimonio; quando il Consiglio Direttivo lo ritenga opportuno o vi sia la richiesta di almeno un decimo dei soci, i qualiv devono indicare i motivi della riunione. In tal caso la convocazione è atto dovuto da parte del Consiglio Direttivo. L’Assemblea è presieduta dal Presidente; in caso di sua assenza dal Vicepresidente con la maggiore anzianità di laurea. Il Presidente dell’Assemblea nomina un segretario e, se necessario, due scrutatori, dirige e regola le discussioni e stabilisce le modalità e l’ordine delle votazioni. In caso di votazioni che prevedano l’espressione di dati secretati (ad esempio il nominativo di un socio per l’elezione ad una carica), il consiglio Direttivo delibera precedentemente le modalità di voto.
Art. 12 – Riunione e costituzione dell’Assemblea
L’Assemblea è convocata dal Presidente o dal Consiglio Direttivo e deve riunirsi in sede ordinaria almeno una volta all’anno per l’approvazione del Bilancio Sociale. La convocazione dell’Assemblea deve avvenire almeno otto giorni prima della data di svolgimento mediante comunicazione a mezzo posta ordinaria, o elettronica, o fax, o telegramma o attraverso piattaforma digitale dell’Associazione. Nella convocazione dell’Assemblea devono essere indicati il giorno, il luogo e l’ora dell’adunanza e l’elenco delle materie trattate. Potranno prendere parte alle Assemblee ordinarie e straordinarie dell’Associazione i soli soci in regola con il versamento della quota annuale. Ogni partecipante all’Assemblea con voto deliberativo ha diritto ad un solo voto. Il Socio può farsi rappresentare nell’Assemblea da altro socio purché munito di delega scritta; ogni socio non può essere portatore di più di 3 (tre) deleghe. L’Assemblea è validamente costituita, in prima convocazione, quando siano presenti la metà dei soci aventi diritto di voto; in seconda convocazione qualunque sia il numero degli intervenuti. Le delibere sono approvate a maggioranza semplice dei presenti, eccetto quelle relative alle modifiche dello Statuto ed allo scioglimento dell’Associazione, che richiedono rispettivamente, il voto favorevole di più della metà e dei due terzi dei voti spettanti a tutti i soci. Di ogni assemblea si dovrà redigere apposito verbale firmato dal Presidente della stessa, dal Segretario e, se nominati, dagli scrutatori.
Art. 13 – Il Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è formato da 7 a 15 membri, purché in numero dispari, dello stesso fanno parte il Presidente, il Vicepresidente (i Vicepresidenti) ed il Tesoriere. I Consiglieri sono eletti dall’Assemblea tra i soci.
Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni ed i suoi componenti sono rieleggibili nella medesima carica per non più di due volte per un mandato di tre anni.
Nelle more delle votazioni per l’elezione delle cariche il Consiglio Direttivo resta in carica fino alla nomina del successivo consiglio.
Il Consiglio: nomina al suo interno il Presidente, il Vicepresidente (i Vicepresidenti); il Tesoriere attua le Deliberazioni dell’Assemblea e dirige l’Associazione con tutti i poteri di ordinaria e straordinariav amministrazione; delibera sulle domande di ammissione dei soci; redige il Rendiconto da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea dei soci; adotta i provvedimenti di esclusione nei confronti dei soci, sentito il Collegio dei Garanti. Le riunioni del Consiglio sono convocate almeno 5 giorni prima della riunione mediante comunicazione scritta per lettera, o fax, o e-mail e presiedute dal Presidente che ne fissa l’ordine del giorno. In caso di sua assenza o impedimento il Presidente è sostituito dal Vicepresidente. Il Presidente è obbligato a convocare la riunione del Consiglio ed a fissare specifici argomenti all’ordine del giorno, quando ne sia richiesto da almeno un terzo dei componenti il Consiglio. In caso di urgenza, la convocazione può avvenire via e-mail almeno due giorni prima della data della riunione. La riunione del Consiglio è valida quando vi partecipi almeno la metà dei suoi componenti e le deliberazioni del Consiglio sono valide se assunte con il voto favorevole della maggioranza dei presenti. In caso di parità, il voto del Presidente è determinante. Le deliberazioni del Consiglio, per la loro validità, devono risultare da un verbale sottoscritto da chi ha presieduto la riunione e dal segretario. Al fine di garantire le esigenze di trasparenza, le deliberazioni del Consiglio Direttivo sono messe a disposizione dei soci che ne fanno richiesta, con le formalità ritenute più idonee dal Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo può istituire commissioni di studio od operative, con il compito di dare seguito alle proprie delibere in particolari materie, vivificare e stimolare la vita dell’Associazione.
Art. 14 – Presidente
Il Presidente è eletto dal Consiglio Direttivo tra i suoi membri. Ha la legale rappresentanza dell’Associazione e ne manifesta la volontà. Da esecuzione alle delibere del Consiglio Direttivo ed è rieleggibile per non più di due mandati, della durata di tre anni, consecutivi. Il Vicepresidente (i Vicepresidenti) collabora/no con il Presidente per il buon andamento dell’Associazione. In caso di assenza o impedimento del Presidente, lo sostituisce/cono nei compiti e nei poteri di cui sopra ed è/sono rieleggibile/i per non più di due mandati della durata di tre anni, consecutivi.
Art. 15 – Tesoriere
Il Tesoriere è eletto dal Consiglio Direttivo tra i suoi membri ed è rieleggibile per non più di due mandati consecutivi della durata di tre anni. Il Tesoriere gestisce e tutela il patrimonio dell’Associazione ed i rapporti con i terzi inerenti il suo compito secondo le indicazioni ricevute dal Consiglio Direttivo. Il Tesoriere collabora con il Consiglio Direttivo nel predisporre il Bilancio sociale. Il Bilancio sociale deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale ed economico-finanziaria dell’Associazione, nel rispetto dei principi di trasparenza nei confronti dei soci.
Art. 16 – Collegio dei Revisori
Il Collegio dei Revisori dei Conti è nominato eventualmente dall’Assemblea nel caso che sia deliberata dal Consiglio Direttivo la Trasformazione della posizione giuridica della Associazione. Ha il compito di controllare la corretta gestione amministrativa dell’Associazione. È composto da tre membri eletti dall’Assemblea e dura in carica tre anni. Le cariche sono rinnovabili. Il Presidente del Collegio deve essere scelto tra gli iscritti al Registro dei revisori legali, secondo la disciplina dettata dal D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39 5
Art. 17 – Collegio dei Garanti
Il Collegio di Garanzia Conti è nominato eventualmente dall’Assemblea nel caso che sia deliberata dal Consiglio Direttivo la Trasformazione della posizione giuridica della Associazione. Contribuisce alla tutela dei principi ispiratori dell’Associazione ed al migliore funzionamento della medesima. Oltre alle funzioni disciplinari, ha altresì lo scopo di formulare proposte per il superamento di eventuali conflitti tra gli Organi dell’Associazione ed adottare misure per risolverli, di esprimere pareri sulla corretta interpretazione ed attuazione della norma statutaria. Il Collegio dei Garanti, se nominato, è composto da tre membri eletti dell’Assemblea tra i soci fondatori ed onorari, che dureranno in carica tre anni e sono rieleggibili una sola volta. Il Collegio esperisce un tentativo di conciliazione in merito alle opposizioni dei soci nei cui confronti sia stata deliberata dal Consiglio Direttivo l’esclusione per i motivi indicati nel presente statuto. Al Collegio dei Garanti possono rivolgersi inoltre tutti i soci che ravvisano l’opportunità di un suo intervento a tutela degli interessi dell’Associazione. I componenti del Collegio di Garanzia non possono ricoprire altri incarichi all’interno dell’Associazione. I garanti eventualmente nominati in sede costitutiva durano in carica un anno.
Art. 18 – Decadenza degli organi associativi
I titolari degli organi associativi decadono: per dimissioni; per revoca, quando non abbiano espletato l’attività associativa inerente la loro carica, o quando siano intervenuti gravi motivi; a seguito di incompatibilità. La revoca e la decadenza vengono deliberate dall’Assemblea dei soci, sentito il parere dei Collegio dei Garanti.
Art. 19 – Bilancio sociale
L’esercizio sociale inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno. Entro sei mesi il Consiglio Direttivo sottoporrà all’Assemblea il bilancio consuntivo relativo all’anno precedente. Gli eventuali utili o avanzi di gestione dovranno essere impiegati esclusivamente per la realizzazione delle attività istituzionali o direttamente connesse.
Art. 20 – Scioglimento
L’Associazione si estingue secondo le modalità di cui all’art. 27 del CC: 1) quando il patrimonio è divenuto insufficiente rispetto agli scopi; 2) quando lo scopo è stato raggiunto o è diventato impossibile; 3) quando tutti gli associati sono venuti a mancare. In caso di scioglimento, il patrimonio dell’Associazione, dedotte le passività verrà devoluto ad altra/e Associazione/i con finalità analoghe o ai fini di utilità sociale. In ogni caso non possono essere distribuiti bene, utili e riserve ai soci.
Art. 21 Norme finali
Per tutto quanto non previsto dal presente statuto, si fa riferimento alle norme del CC ed alle leggi in materia.
Segue: Allegato: fogli firma dei Soci Fondatori.